Caserta, urban center nel mirino dei vandali vetro in frantumi e graffiti “decorativi”

Il progetto per realizzare a piazza Vanvitelli un infopoint turistico è stato bloccato dai rincari legati alla crisi

L'area destinata all'Urban Center
L'area destinata all'Urban Center
di Roberto Della Rocca
Mercoledì 27 Marzo 2024, 09:08
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Sembra essere una storia triste (e non breve) quella del promesso Urban Center di piazza Vanvitelli che avrebbe dovuto sostituire la “Wifree Gallery” realizzata ai piedi di palazzo Castropignano dall'amministrazione di centrodestra guidata da Pio Del Gaudio.

Un luogo di svago abbandonato all'incuria, nonostante la posizione strategica, fino al 2018 quando la promessa della rinascita arrivò dall'annuncio dell'allora vicesindaco Francesco De Michele. Rinascita che sarebbe arrivata con una sostanziale modifica della destinazione d'uso, da luogo di mero intrattenimento a location di impegno culturale.

Una trasformazione annunciata anche nel nome assunto dall'attuale cubo di vetro presente sotto i porticati del Comune. Da “Wiifree Gallery” ad “Urban Center”. L'obiettivo esplicitato sei anni fa era quello di liberare gli spazi privi di qualsiasi funzione e abbandonati per realizzare un punto informativo turistico e uno spazio multimediale dedicato ai giovani talenti intenzionati ad esibirsi nelle attività di carattere artistico (musica, teatro e danza) e culturale, in senso più ampio. Nella parte soppalcata avrebbero dovuto trovare spazio gli uffici del programma Pics Europa.

A complicare il lavoro dell'amministrazione, in linea con quanto successo nel resto del pianeta, hanno contribuito prima la pandemia da Covid 19, e poi la crisi economica e le guerre. In che modo vicende complesse e globali abbiano intralciato la realizzazione dell'Urban Center, è presto detto: il progetto prevedeva l'utilizzo di materie prime che hanno visto più che raddoppiare i propri costi mandando all'aria il quadro economico preparato dagli uffici.

Superate le difficoltà, modificato progetto e contabilità, l'amministrazione aveva ripreso i lavori tanto da annunciare, nel marzo dello scorso anno, l'apertura degli spazi che sarebbero stati arricchiti anche dall'esposizione di alcune opere custodite nel museo di arte contemporanea cittadino.
Da allora, però, nulla è cambiato: il grande cubo di vetro è rimasto senza arredi e senza opere, e le aree interne continuano ad essere inaccessibili. Intorno al promesso Urban Center, però, la vita quotidiana è proseguita e anche il grande cubo di vetro ha risentito del trascorrere del tempo e, soprattutto dell'azione dei vandali.

Ieri mattina si è contato il primo danno concreto alla struttura con uno dei vetri colpito e rotto nella notte. Scritte, da tempo, hanno iniziato a “decorare” la struttura metallica del centro destinato ad attività culturali e informative per turisti e imprese. Del caso ha ora cominciato a discutere anche la politica. Nel centrodestra è Pasquale Napoletano (FdI) ad aver segnalato il caso in prima commissione “Affari Generali” e ad annunciare una interrogazione sulla mancata apertura dell'Urban Center.

Nella maggioranza è il presidente della seconda commissione “Lavori Pubblici” Pasquale Antonucci (Italia Viva) a farsi promotore di una ricognizione presso gli uffici per chiarire la situazione e fornire tempistiche certe sulla conclusione, magari a lieto fine, della storia dell'Urban Center: «Saremo in grado di fare luce su questo atto vandalico, di cui non eravamo a conoscenza, e sono certo che l'amministrazione saprà fornirci una data sicura per la riapertura».

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