Almeno due mesi d’attesa per una visita specialistica, solo due operatori amministrativi per una sostanziosa mole di lavoro tra rinnovi di pratiche ed altra documentazione. E ancora una struttura non del tutto a norma dove mancherebbe anche il defibrillatore.
Sarebbero questi i tanti disagi del poliambulatorio di via Gramsci, a Cava de' Tirreni, dove ogni giorno gli utenti devono scontrarsi con disservizi e carenze. A segnalarli, o meglio ad elencarli uno per uno, sono gli stessi pazienti ed i loro famigliari, a cui fanno da eco le dichiarazioni dei tanti operatori che ci lavorano, anche loro sono stanchi di questa situazione. «Per una visita specialistica al poliambulatorio bisogna attendere dai due a tre mesi se ti va bene - dicono alcuni utenti - per alcune patologie anche di più. E così si è costretti a ricorrere al privato o recarsi in altri Comuni. Il personale medico e amministrativo non è sufficiente. Ci sono solo due amministrativi per cinque giorni a settimana. Poi ci sono tanti infermieri nella struttura, quelli per l’assistenza domiciliare sono pochi tanto che devono sobbarcarsi un lavoro immane».
A dare forza alla denuncia sono anche i sanitari: «È evidente che c’è una gestione del personale sbagliata. In alcuni casi e soprattutto per alcuni servizi, ci sono forti carenze ed in altri c’è un surplus di personale ingiustificato». E non solo, perchè stando a quanto riferito, la struttura dove è ubicato il poliambulatorio non sarebbe a norma, aperta come soluzione temporanea. «Ci sono tante strutture dismesse che potrebbero essere utilizzate. La popolazione cavese merita di meglio. Si stanno allestendo i defibrillatori in città in bella vista ma nel poliambulatorio di via Gramsci ci sono?».
Tanti interrogativi a cui utenti e sanitari chiedono risposte celeri. «Non possiamo essere costretti ad andare a Pagani o a Nocera o anche a Vietri per una visita specialistica.