«La vedova Luini», il noir introspettivo di Salvatore Tofano

Sullo sfondo un'indagine del commissario di polizia Gennaro Fasulo

La copertina del libro
La copertina del libro
Venerdì 26 Aprile 2024, 11:47
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Un libro che non è un giallo canonico. Va oltre, travalica il genere. È una sorta di noir solare, una storia fortemente introspettiva e drammatica «La vedova Luini» del napoletano Salvatore Tofano (Lfa Publisher). Un viaggio tra le dinamiche oscure dell’ingratitudine umana e la impervia scelta tra la legalità che spesso cozza con la giustizia e la giustizia che non di rado ha il lezzo dell’illegalità.

Rosalia Luini, in seguito all’assassinio del marito, è rimasta sola col figlioletto preadolescente e con il negozio di alimentari da portare avanti. È svilita, come persa, non sa che fare. Si sente abbandonata da tutti e soprattutto dalla gente del quartiere, che temendo la vendetta dei criminali preferisce far la spesa altrove. L’unica che le viene incontro è la professoressa Lucia De Falco.

Col passare del tempo e l’aiuto della professoressa le cose migliorano.

Qualcosa, però, non va. La donna comincia presto ad avvertire tutto il peso del debito di gratitudine. Si sente inadeguata, teme che per quanto faccia non potrà mai ripagare del tutto la benefattrice. Scattano in lei meccanismi di gelosia, invidia e rancore. La notte non dorme. Non appena chiude gli occhi è presa da incubi. Si convince a torto o a ragione che la De Falco voglia portarle via il figlioletto.

Sullo sfondo il commissario di polizia Gennaro Fasulo, ossessionato dalla presenza di un vecchietto che tenta più volte il suicidio e soprattutto da quella del suocero invadente e dispettoso.

Un bel giorno si presenta nel suo ufficio Martina De Falco, che accusa la Luini di aver assassinato la zia.

Non ci sono prove. Solo indizi. Per quanto il commissario si attivi, comprende che si trova davanti al classico “delitto perfetto” ed è costretto ad ammettere che «la vita non è un giallo, dove l’investigatore riesce sempre a trovare la soluzione del caso e a consegnare il colpevole alla giustizia ristabilendo l’ordine sociale».

I racconti di Salvatore Tofano sono apparsi su antologie di diversi editori e siti web. Nel 2011 ha pubblicato con la prefazione di Luca Bifulco «Scampia: la leggenda della vela che non voleva morire e altre storie» per la Marotta & Cafiero. Nel novembre 2016 Marco Perillo lo cita nel suo “Misteri e segreti dei quartieri di Napoli”, Newton Compton editori, dilungandosi sulla figura del fantasma della sepolta viva, protagonista di uno dei racconti. Nel 2019 ha pubblicato «Non ci venite al mio funerale» per la Santelli editore e nel 2022, ha pubblicato per la LFA Publisher «Mamma draga». Nel 2020 col racconto #Contagio&Sentimento ha vinto il premio “Giudice Walter” nel concorso letterario “Vita in casa” organizzato dal sito www.youpopcorn.net e il 14 febbraio 2024 col racconto “Lei no” si è classificato primo ex aequo nel contest “San Valentino di sangue” organizzato dagli Zombie Readers.

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