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Lo scippatore seriale ripreso dalle telecamere
Lo scippatore seriale ripreso dalle telecamere
di Nicola Rosselli
Mercoledì 27 Marzo 2024, 09:23 - Ultimo agg. 28 Marzo, 07:25
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Ha investito un coetaneo con la vettura riducendolo su una sedia a rotelle ed ha cercato di far passare l'episodio come incidente. Ma le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Marcianise, coordinati dal maggiore Lucio Pellegrino, hanno scoperto che dietro c'era il tentativo di omicidio. A finire in manette Raffaele Mundo, 26 anni, ma già noto alla cronaca, figlio di boss. Il padre Salvatore, infatti, è ritenuto vicino al clan dei Casalesi (famiglia Russo legata agli Schiavone), è stato scarcerato di recente ed è attualmente sottoposto alla sorveglianza speciale.

Nell'ambito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, ad Orta di Atella, i militari del nucleo operativo e radiomobile sezione operativa della compagnia carabinieri di Marcianise, hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord. Il giovane Mundo, già arrestato a Scauri, dove aveva tentato di rifugiarsi, nel 2021 per un tentato omicidio avvenuto sempre ad Orta di Atella, il 6 febbraio scorso aveva investivo un giovane di 22 anni.


Il giorno dopo, il 7 febbraio, si era recato in compagnia del proprio difensore presso la compagnia carabinieri di Aversa dove aveva fornito una versione di comodo dell'investimento, parlando di incidente casuale. Devastanti le conseguenze per la vittima che era uscito dall'impatto con una lesione al midollo spinale che lo aveva ridotto ad una invalidità permanente senza poter muovere più le gambe, perdendo anche la sensibilità dello sfintere e della minzione.

Le attività investigative condotte attraverso le testimonianze di persone informate sui fatti, l'analisi di registrazioni dei sistemi di videosorveglianza nonché accertamenti tecnici come una perizia cinematica hanno consentito di ricostruire l'esatta dinamica del grave episodio, facendo emergere, a carico del giovane, gravi indizi di colpevolezza per l'ipotesi di reato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi.

Nel corso di perquisizioni domiciliare e personale, presso l'abitazione del Mundo, al momento del fermo, i militari rinvenivano e sequestravano la somma contante di 21.250 euro dei quali il giovane non riusciva a giustificare il possesso, nonché della cocaina, per un peso di 3,25 grammi, suddivisi in quattro dosi.
Dopo le formalità di rito, per Mundo si aprivano le porte della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, in attesa dell'udienza di convalida.

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Il 21 giugno del 2021, Mundo esplose un colpo di pistola contro un coetaneo incensurato. Il giovane, secondo le accuse, aveva dato appuntamento in via Vivaldi al coetaneo che si era recato all'incontro a bordo di una Renault Twingo guidata da un suo amico. Il figlio del boss scese dalla Mini Countryman, secondo la ricostruzione dello stesso ferito, puntò una pistola in direzione del coetaneo seduto sul sedile del passeggero ed esplose un colpo che lo raggiunse al braccio destro, fuoriuscendo di striscio dall'addome dell'allora 23enne.

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