Annalisa Durante uccisa a Forcella 20 anni fa: «Dal dolore al riscatto, ma c’è tanto da fare»

Uccisa a 14 anni nel corso di uno scontro a fuoco tra camorristi

Annalisa Durante uccisa a Forcella 20 anni fa
Annalisa Durante uccisa a Forcella 20 anni fa
di ​Giuliana Covella
Martedì 26 Marzo 2024, 23:32 - Ultimo agg. 27 Marzo, 16:12
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«Il giorno in cui me l’hanno portata via ho capito di dover realizzare il desiderio di mia figlia: cambiare il volto di questo quartiere». Ricorda così Giovanni Durante quel 27 marzo 2004, quando sua figlia Annalisa, 14 anni, fu uccisa in via Vicaria Vecchia nel corso di uno scontro a fuoco tra camorristi. Mentre fuori piove, il giorno prima del triste anniversario Giannino è come sempre operativo nella struttura di piazza Forcella. Oggi grazie al suo impegno il rione è rinato, insieme alle tante associazioni, scuole e parrocchie che lavorano per offrire un futuro diverso ai bambini e alle loro famiglie.

«Per me e mia moglie è un dolore che si rinnova ogni giorno. Al risveglio il primo pensiero è lei. La sua stanza è rimasta intatta. E quando andiamo al cimitero - potrà sembrare assurdo - le porto latte e cornetto, la sua colazione preferita». Giovanni oggi ha 68 anni, ma ricorda come fosse ieri quel giorno di vent’anni fa. Un dolore che ha trasformato in riscatto per Forcella.

 

«Benigni citando la mia storia nel 2014 disse “il papà di Annalisa ha tratto il miele dalla morte” ed è ciò che ho sempre voluto fare rispettando la volontà di mia figlia». Oggi nell’ex Supercinema di via Vicaria Vecchia, rimasto abbandonato per anni fino alla morte della 14enne, c’è una fucina di legalità, “Piazza Forcella”. Una struttura di 900 metri quadri su due livelli, dove al piano terra c’è la sala teatro, al piano superiore un open space per attività di formazione, una sala lettura e la biblioteca Annalisa Durante con 8mila volumi, dove arrivano visitatori da tutto il mondo, come spiega la responsabile Nunzia Pastorini. Molte mamme vengono a prendere in prestito testi per i figli, come Marika Okroshidze, 34 anni, georgiana e madre di un bimbo che grazie a questo servizio si è integrato nella comunità: «Dai 2 ai 6 anni non parlava, ora anche troppo», dice sorridendo.

Asili, ludoteche, murales e scaffali all’università dedicati ad Annalisa.

Ma come sognava lei il suo futuro? «Era una studentessa eccellente. Quando tornava da scuola, faceva prima i compiti e poi pranzava. Però voleva diventare parrucchiera e si esercitava con le amiche. Sono passati vent’anni e per me è ancora la mia piccolina». Tra i progetti in cantiere una biblioteca nel carcere di Poggioreale, «perché il recupero parte da lì». Molte cose stanno cambiando, anche se la strada, per la presenza dei clan, resta ancora lunga.

Accanto a Giannino c’è da sempre Pino Perna, presidente della associazione Annalisa Durante, che così ricorda il loro primo incontro: «Lo devo a don Luigi Merola, che all’indomani della morte fece una chiamata pubblica per chi avrebbe voluto fare percorsi di fraternità. Dalla zona orientale mi misi in moto e quando incontrai Giovanni vidi un’anima ferita, un papà che sentiva forte l’amore per la figlia. In questi anni abbiamo scalato una montagna, chiedendo sempre la vicinanza delle istituzioni».

Oggi alla guida della Fondazione ’A Voce d’e creature l’ex parroco di Forcella ricorda: «Il 27 marzo 2004 resterà scolpito nel mio cuore per sempre. Quella sera dopo aver mangiato una pizza in chiesa con tutti i ragazzi, tra cui c’era Annalisa, andai via. Verso le 23.30 ricevetti una telefonata e mi precipitai a Forcella. Vidi la sofferenza negli occhi di Giovanni e sua moglie Lina. Dall’altare raccontai cosa fosse la camorra dicendo al quartiere che bisognava ribellarsi. Il cambiamento è stato lento, molti progetti sono naufragati, come il teatro della parrocchia dedicato ai fratelli Taranto. Poi fui costretto ad andar via per motivi di sicurezza, ma oggi più che mai sono convinto che per cambiare bisogna partire dai bambini».

«Annalisa Durante è quel seme caduto in terra che ha fatto fiorire tante belle realtà a Forcella - aggiunge Gianfranco Wurzburger, di Assogioca - prima il rione era conosciuto solo per la presenza di famiglie malavitose. Oggi ci sono tante associazioni che insegnano ai minori ad apprezzare il bello».

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“Piazza Forcella” diventerà un Centro giovanile e sarà inserito nella Rete dei Centri giovanili del Comune: il progetto verrà presentato oggi in occasione delle iniziative per il ventennale della morte di Annalisa, in programma alle 10 nella chiesa di San Giorgio Maggiore e alle 11 nello spazio di via Vicaria Vecchia. L’idea, proposta con una delibera di Giunta approvata il 21 marzo scorso su iniziativa del sindaco Gaetano Manfredi e dell'assessore alle Politiche giovanili Chiara Marciani, è ora all’esame del Consiglio comunale.

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