Agropoli, il fratello di Vincenzo Carnicelli: non cerchiamo l'assassino, siamo due famiglie nel dolore

Intanto il vescovo di Vallo della Lucania ha fatto visita alla famiglia di Annalisa Rizzo e alla sua ragazzina

Le salme dei coniugi di Agropoli
Le salme dei coniugi di Agropoli
di Carmela Santi
Giovedì 25 Gennaio 2024, 06:35 - Ultimo agg. 11:00
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Una visita di oltre due ore. Il vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, monsignor Vincenzo Calvosa, ha voluto incontrare i genitori di Annalisa Rizzo, la 43enne trovata senza vita accanto al corpo del marito, lunedì mattina nell’appartamento di via Donizetti ad Agropoli. Insieme a don Bruno Lancuba, parroco della parrocchia Santa Maria delle Grazie dove saranno celebrati i funerali: questa mattina l’ultimo saluto a Vincenzo Carnicelli domani quello della moglie Annalisa. Calvosa ha raggiunto l’abitazione dei genitori di Annalisa a cui è stata affidata anche la figlia tredicenne della coppia. Un momento di conforto e di vicinanza del vescovoad una famiglia distrutta dal dolore. «È il momento della solidarietà e della vicinanza», il messaggio alla comunità di Agropoli da parte del parroco Lancuba: «Questo dramma - dice - ha lascito tutti nello sconcerto e nell’incredulità. Insieme al vescovo sono andato a fare visita alla famiglia di Annalisa. Monsignor Calvosa ha voluto esprimere la sua personale vicinanza ma anche quella di tutta la Chiesa per un grande segno di speranza». Da quattro giorni l’intera comunità locale è unità nel dolore che ha colpito le due famiglie di Agropoli per la tragedia che si è consumata nella notte tra domenica e lunedì. «L’unica che può dire la verità è mia nipote. A lei vorrei dire che né il papà né la mamma erano degli assassini». A ribadirlo è Antonio, fratello di Vincenzo Carnicelli. «Mio fratello era in pigiama – ha aggiunto – lei era vestita, era rincasata tardi. Forse lui voleva delle spiegazioni dalla moglie – ipotizza – Non so chi ha iniziato prima e i coltelli dove sono usciti». Poi l’appello alla famiglia Rizzo: «siamo due famiglie addolorate, è inutile cercare l’assassino perché nessuno dei due lo era. Ora dobbiamo stare vicini alla bambina». La morte della coppia ha scosso profondamente amici, parenti e il vicinato.

In occasione dei funerali arriva l’invito del sindaco Roberto Mutalipassi ad un minuto di silenzio. «L’immane tragedia - ricorda il primo cittadino - che ha colpito la nostra città ci ha segnati tutti profondamente, gettandoci nello sconforto.

Circostanze come queste lasciano un vuoto dentro e fanno rimanere senza parole. Quello che possiamo fare in queste occasioni è condannare ogni tipo di violenza e impegnarci affinché si possa far comprendere il valore della vita. In concomitanza dei funerali dei due concittadini deceduti in circostanze tragiche invito tutta la cittadinanza ad osservare un minuto di silenzio ed ai docenti di svolgere dei momenti di riflessione a scuola con i propri alunni sul tema della violenza in ogni sua forma».

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