«Lui è contro il Sud» recita il testo di un manifesto pubblicitario, affisso su un tabellone con il logo del Comune di Napoli, dove appare il volto del senatore leghista, ex coordinatore del Carroccio in Campania, Gianluca Cantalamessa.
Dopo i cartelloni di Vincenzo De Luca contro l’esecutivo Meloni (pagati con fondi di Palazzo Santa Lucia) a Napoli la saga dei manifesti volti a screditare i rivali politici sembra non vedere fine.
Questa volta ci hanno pensato gli iscritti napoletani del Movimento Equità Territoriale che stamani hanno “addobbato”, a modo loro, le strade del centro cittadino con manifesti in cui puntano il dito contro gli esponenti locali del centrodestra. Accusati per aver «votato l’autonomia differenziata che ammazza il Mezzogiorno».
«Se tradisci la tua terra, poi non puoi pensare di conservare anche l'onore – precisano in una nota gli autori delle affissioni - Se in parlamento approvi le leggi che riducono alla fame la tua gente, poi non puoi raccontare nelle televisioni di volerla difendere! La situazione in cui riversa il meridione è stata da sempre voluta e foraggiata anche da meridionali».
«Una volta c'erano i servi della gleba, oggi ci sono i servi della Lega» scrivono ancora gli attivisti del Movimento, fondato dallo scrittore Pino Aprile, annunciando «una dura campagna di informazione contro quei meridionali che sostengono quella sciagurata riforma che è l'Autonomia Differenziata».
Puntuale la replica del senatore Cantalamessa che sui social si dice «dispostissimo ad incontri pubblici con chiunque mi attacchi per ragionare su cosa fa male al Sud e cosa può far bene.