Comicon 2024, il racconto della giornata del 26 aprile

Cosplayer, fan e artisti radunati tra padiglioni e stand

Alcuni cosplayer vestiti come i protagonisti di Hazbin Hotel
Alcuni cosplayer vestiti come i protagonisti di Hazbin Hotel
di Giorgia Verna
Venerdì 26 Aprile 2024, 20:33
3 Minuti di Lettura

Vedere la grande folla che si raduna impaziente davanti all'ingresso del Comicon 2024 ha dell'impressionante.

Ombrelli si susseguono compatti come una serie di scudi di una legione romana. «E questo è niente» dicono alcuni «lo scorso anno la fila arrivava fino allo stadio Maradona». 

All'apertura dei cancelli alle 10 meno un quarto, il pensiero degli appassionati è uno solo: correre. Una folla di giovani si precipita a larghe falciate verso gli stand e i firma copie: sanno che li aspetta una giornata di lunghe attese e code. 

I cosplayer

Non possono mancare. Del resto sono i veri protagonisti dell'evento: giovani con parrucche, capelli colorati, abiti fatti a mano, lenti a contatto colorate e armi in vetroresina. 

C'è Jack Skeletron, che si aggira baciando la mano ai passanti, c'è Deadpool, che si diverte a fare scherzi, c'è il più taciturno Zoro di One Piece, che guarda tutti dall'alto in basso. Non è un semplice travestimento come a carnevale, è molto di più. 

«Fare cosplay permette di creare legami con persone che hanno le tue stesse passioni.

Tante persone ci vengono vicino e ci chiedono una foto, un saluto, un abbraccio. Permette a tutti di sentirsi più uniti, soprattutto chi si sente solo» spiegano due giovani cosplayer vestite da Robin e Yuri Ayato. 

«Sì, soprattutto i ragazzi della nostra generazione che alle volte si sentono persi e spaesati, fare cosplay aiuta a creare empatia. Lo vediamo anche nei bambini». 

Tutti pazzi per Hazbin Hotel

Negli anni si sono susseguite tante mode: c'è stata la febbre di “Casa di Carta”, più di recente quella di “Barbie”. Oggi, però, il cosplay più gettonato è uno: Hazbin Hotel.

Il cartone animato è nato dall'artista statunitense Vivienne Medrano, poi acquistato e pubblicato nel 2024 da Prime Video: è un boom di successi. 

Tutti vogliono riprodurre gli iconici costumi, tutti vogliono interpretare almeno per un giorno i protagonisti della serie che pone al centro la guerra tra Inferno e Paradiso.

Il Komacon

Una folla di ragazzi si raduna in cerchio davanti al padiglione dedicato all'Asia. Sono fermi, con le orecchie tese e con una gamba avanti all'altra: pronti a scattare.  
La musica parte e al centro del cerchio, per chi sa la coreografia almeno, nasce un vero e proprio corpo di ballo. I più timidi guardano senza partecipare, ma le mosse le conoscono tutte. È il K-pop musica coreana che appassiona i giovanissimi. 

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L'Italia, infatti, ha uno stretto legame di amore con la Corea. Non solo grazie ad artisti, come i BTS, che fanno emozionare orde di fan italiani, ma anche grazie alla loro cultura culinaria e non solo. 

Per questo motivo uno dei padiglioni più amati è proprio l'Asian village: stanze che riproducono gli interni delle case coreane, abiti tradizionali da poter indossare - gli Hanbok - e alimenti tipici della tradizione asiatica da poter gustare circondati da lanterne bianche e rosse. 

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