Il presidente dell'Alto Calore sospeso dall'incarico

Il caso dei corsi di formazione fantasma: indagato anche Gerardo Santoli, il manager della società del comune di Avellino Grande che gestisce i rifiuti

Michelangelo Ciarcia
Michelangelo Ciarcia
Venerdì 16 Febbraio 2024, 19:36 - Ultimo agg. 19:50
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Sospeso dall'esercizio di pubblico servizio l'amministratore unico di Alto Calore, Michelangelo Ciarcia, indagato con altre 14 persone per peculato, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, indebita compensazione tributaria e falso in bilancio.

L'ordinanza di sospensione è stata firmata dal Gip del Tribunale di Avellino, e coinvolge anche un dipendente dell'ente addetto alla segreteria di Ciarcia.

L'inchiesta, coordinata dai pm Vincenzo Russo e Luigi Iglio, che avevano chiesto l'arresto ai domiciliari di Ciarcia, fa riferimento ai corsi di formazione professionali riservati ai dipendenti svolti negli anni dal 2019 al 2021 e finalizzati all'acquisizione di maggiori conoscenze tecnologiche.

Corsi che non sarebbero mai stati effettivamente svolti, ma che hanno consentito all'Alto Calore di godere di una compensazione tributaria di crediti di imposta per 632 mila euro.

Coinvolto anche il presidente della società partecipata del Comune di Avellino Grande srl, Gerardo Santoli, che si occupa della gestione dei rifiuti, nella qualità di fornitore dei corsi di formazione. Sull'Alto Calore pende attualmente la procedura di concordato preventivo davanti al Tribunale di Avellino in seguito all'accertamento, da parte della Procura, di una esposizione debitoria di circa 150 milioni di euro nell'anno 2021. 

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