Puglianello, la Rete Sociale: «Schiaffo ai pazienti del centro di salute mentale»

La nota della presidente Romano

Il Comune di Puglianello
Il Comune di Puglianello
Lunedì 25 Marzo 2024, 19:46
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«La ricostruzione del Centro di salute mentale di Puglianello è costata più di un milione di euro. E ci sono voluti 7 lunghi anni per portarla a termine, in cui i pazienti hanno dovuto arrangiarsi in una piccola sede lì vicino dove era impossibile fare le attività per cui il centro eccelleva: teatro, musica, stabilire relazioni». Esordisce così, in una nota, Serena Romano, presidente de «La Rete Sociale». «Un danno - continua - che sembrava alla fine ricompensato dalla struttura nuova, capiente e accogliente, e soprattutto dal giardino con campetto per le bocce, panchine, un piccolo anfiteatro, vialetti in pietra che si snodano fra alberi e verde accanto a un ruscello. Ma proprio su questi neanche 100 metri di giardino, l'amministrazione di Puglianello guidata dall'onorevole Rubano, ha previsto di costruire una strada per i mezzi pesanti. Perché proprio lì? Non c’era un'alternativa? Gli abbiamo chiesto un appuntamento per approfondire la questione, ma ce lo ha negato».


Romano aggiunge: «Ma intanto, con gli elementi che abbiamo, possiamo ricostruire questa storia che ha dell'incredibile, specie se rapportata al sindaco precedente: Tonino Bartone, prematuramente scomparso, fondamentale per lo sviluppo della salute mentale di Puglianello.

Perché fu Bartone a reperire lo spazio sul quale, molti anni fa, sorse il Csm - un ex caserma nella piazza centrale del paese, di fronte al Comune – e a regalarla alla Asl purché la adattasse alle esigenze dei pazienti. Grazie alla vicinanza dell'edificio comunale, e grazie a una concezione della “diversità” che non faceva distinzioni fra sani e malati di mente, le porte del Comune erano sempre aperte per gli utenti che volevano scambiare due parole con il sindaco. E quando lesse lo sgomento negli occhi di tutti – personale e pazienti – all'ipotesi di trasferimento nel vecchio ospedale di Cerreto in attesa che si facessero i recenti lavori durati 7 anni, fu proprio lui a darsi da fare per trovare una sede provvisoria nella stessa piazza di Puglianello». Per Romano, dunque, «lascia ancora più sconcertati la decisione di far passare quella strada proprio sui giardini del Centro di salute mentale, espropriandone l'Asl che ormai ne era diventata proprietaria. Quali ragioni di “pubblica utilità” sono state accampate per far venire meno le ragioni di “pubblica utilità sanitaria”? Non si poteva far passare la strada sui tanti terreni agricoli adiacenti collegandola direttamente alla provinciale? Questi e altri gli interrogativi - conclude  - che rimangono sospesi in attesa dell'accesso agli atti».

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